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Santi e defunti: oltre la commemorazione, noi.

Il mese di novembre viene considerato un mese triste a causa della commemorazione dei defunti. Un momento invece di cosapevolezza di sé, delle proprie scelte nei confronti della vita. Superare l’atteggiamento commemorativo ed aprirsi al gusto della propria santità.
A partire dal retaggio di tristezza di cui è caricato novembre, i giorni di celebrazione dei santi e di commemorazione dei defunti sono un motivo di crescita nella consapevolezza di sé. Sono giorni di scoperta della novità e di nuove emozioni. Come quella di passeggiare per un cimitero in un mattino di sole e vedere solo armonia e unità. Parlare di memoria e ricordi sorridendo al giorno nuovo salutandolo con l’amore nel cuore. E vedere ogni cosa parlarci di noi. Parlarci della nostra santità. Adesso.

Essere contenti si può. Ed è persino facile.

Ti ritrovi a non essere contento e non sai il perché? Basta passare in rassegna alcune situazioni della nostra vita per capire che siamo condizionati dall’insoddisfazione per quel che non abbiamo: cose, salute, approvazione. Siamo condizionati spesso dalle compagnie che frequentiamo. L’Igiene relazionale è un buon punto di partenza per megliorare la nostra visione di noi stessi e del mondo.

Preghiera? Come si può se non si stente un dio accanto?

Per quanto riguarda il far posto alla preghiera…come si può se non si sente un dio accanto?
Tra amici le risposte migliori sono solo attesa condivisa. Insieme all’amico puoi solo condividere il momento, quel frammento di vita messo a nudo dalle sue parole. Dette a te. La risposta alle sue domande non verranno da te. Non le hai tu. Ma possono passare attraverso il tuo sorriso. Puoi stare accanto a lui ad aspettarle.
Basta poi concedersi uno sguardo. Per sé. Ammirarsi. In silenzio contemplare la Presenza.
Lì c’è Dio, la fede, la preghiera. Dentro. C’è già tutto. In abbondanza.

Piacere, sono l’Essenziale! Piacere mio. Piacere immenso.

Riflessioni sul principio: Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
Il segreto svelato dalla volpe al piccolo principe apre le porte alla conoscenza profonda del mondo spirituale. L’essenziale è invisibile agli occhi e lo si vede bene solo con il cuore. La Via e il suo mistero si offorno. La vera comunicazione avviene tramite i sentimenti e conduce all’Unità.

Ritrova il tuo sogno più vero. E amalo!

Nel tuo lavoro ti realizzerai come uomo e come donna se quello che fai è la strada al compimento del tuo sogno. E il tuo compimento sarà tanto più completo quanto più grande è il tuo sogno. E più è formidabilmente grande la visione di te, tanto più sarà forte la carica che ti porta verso di essa.
Risveglia il tuo sogno! Non importa in quale momento della tua vita tu sia adesso, risveglialo ora. Il tuo sogno è la tua vita: se non farai tutto quello che puoi per realizzarlo, sentirai sempre di aver mancato qualcosa. Credi al tuo sogno. Credi a te stesso. Pensa che se hai avuto questo sogno, solo tuo, tuo nel più profondo di te stesso è perché esso è un compito. Vai fino in fondo.
Non esistono pensieri vecchi, sogni vecchi.
Esistono solo pensieri e sogni non ancora amati abbastanza.