-  Mauro Turrini  –  Vivi Amando
Dementia Felix

Dementia Felix

DEMENTIA FELIX

Un Progetto Umanitario Urgente

 

    

    Questo libro è una sfida! Dementia Felix è il risultato del bisogno di capire come sia stato possibile arrivare a questa disumanità in milioni di persone. Ci sono domande incalzanti. C’è anche qualche sospetto sulle cause di un attentato così spietato al cervello, da cinquant’anni a questa parte e ancora in atto. La sfida è trovare il modo migliore per far fronte, qui e ora, all’Assistenza alle persone affette da demenza. Che sia sempre e comunque onorato il loro diritto alla Felicità! Il libro propone un punto di vista originale, sia nell’impostazione che nei contenuti, e indica la possibilità concreta di attuarsi come Progetto sperimentale in Strutture che abbiano il coraggio di osare.

 

 

    Il Libro Dementia Felix. Un Progetto Umanitario Urgente comincia così:

     

     Dementia Felix è diventato un libro. Era nato come Progetto alla fine del 2019 e sarebbe stato testato in una RSA nella primavera dell’anno successivo. Aveva l’ambizione di portare un contributo originale ma rimaneva tuttavia solo un’ipotesi, non ancora validata dall’esperienza. I fatti che sappiamo misero pesantemente avanti delle priorità e un virus transitorio impedì che si affrontasse una realtà purtroppo ormai stabile testando una prospettiva di approccio diversa. I virus da sempre vanno e vengono, il fenomeno della demenza invece stagna impietosamente nella sua terribile attualità. Sempre meno senile, la devastazione neurale sta gridando impietosamente il suo bisogno di attenzione.

     Nella Prefazione vengono evocate le frasi frammentante e sconnesse che figurano come trascrizione del difficoltoso colloquio avuto dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer quel 26 novembre 1901 con la Sig.ra Auguste Deter. La paziente era ricoverata presso l’Ospedale Psichiatrico Universitario di Francoforte. Il commento conclusivo scritto dal Dott. Alzheimer nella cartella clinica della Signora fu emblematico: Alla fine, non era più possibile alcuna forma di conversazione con la malata. Non c’era in quel momento un termine per descrivere la condizione della paziente dai sintomi tanto inusuali per quell’età. Come era possibile rilevare uno stato clinico molto simile a quello osservato nella senilità propria di persone molto anziane? A inizio del secolo scorso era convinzione diffusa che, con il passare del tempo, il cervello si consumasse in modo non dissimile dalle articolazioni e l’effetto fosse quello di lasciare le persone smemorate e confuse. Sorse in quel momento la domanda sconvolgente: Come era possibile che un donna di 51 anni soffrisse di vecchiaia? L’autopsia di Auguste rilevò due tipi di depositi e la conclusione dello psichiatra tedesco fu che si trattava di un processo di malattia peculiare e severo della corteccia celebrale. È dal 1906 che si parla ormai del morbo di Alzheimer e altri casi sono stati successivamente diagnosticati, ma è negli ultimi 40 anni che il fenomeno ha assunto proporzioni enormi e a diffusione planetaria. Con proiezioni preoccupanti, certo, ma anche con il ragionevole ottimismo che si possa smentire l’esito che non sia più possibile alcuna comunicazione con questi malati.

     Proprio per l’attualità terribile e taciuta di questa situazione che vede coinvolte milioni di persone, Dementia Felix è diventato il libro che invoca un Progetto Umanitario Urgente. Vuole proporre e sperimentare una via inesplorata alla comprensione della demenza nelle sue varie forme, fornendo un quadro concettuale di riferimento organico, in vista di scelte operative e assistenziali umanamente e clinicamente efficaci oltre che finanziariamente sostenibili. Si tratta dell’elaborazione di un Percorso e di un Laboratorio supportati da un impianto antropologico ampio e ricco di elementi convergenti. Viene valorizzato l’apprendimento per imitazione e il linguaggio empatico, supportati dai contributi delle neuroscienze e da quanto offre la scoperta scientifica dei Neuroni Specchio.

     Da alcuni anni sono in corso tentativi di affrontare l’assistenza alle persone anziane affette da demenza in modo più umano e tutti hanno contribuito con pieno merito e ciascuno a modo proprio a rendere migliore la vita di tante persone. Il nostro Progetto vuole allargare ulteriormente e in maniera inedita gli orizzonti, facendo leva sulle più recenti acquisizioni delle neuroscienze quanto su un riferimento concettuale filosofico e scientifico maturato nel XX secolo e tutt’ora fecondo, ispirato da autorevoli, per quanto essenziali, riferimenti bibliografici.

     Il Libro-Progetto Dementia Felix si articola in alcune parti, partendo da una fondamentale fiducia nella Natura Umana e dalla volontà di privilegiare il punto di vista della Salute e della Persona su quello della malattia. L’assunzione dell’atteggiamento mentale proattivo porta alla scelta metodologica di avvalersi quanto più possibile dall’apprendimento dall’esperienza (learning by doing), mentre diventa urgente il bisogno di precisare alcuni concetti fondamentali, quali malattia, invecchiamento e, appunto, demenza.

     Il cuore del Progetto illustra la sfida che si intende affrontare con coraggioso ottimismo, tracciando le coordinate di una nuova rotta, guidati dalla stella polare della felicità. Ispirati da una visione positiva e valoriale della Persona, vengono elencate alcune delle opportunità interpretative che si offrono oggi per comprendere la demenza e affrontare alcuni importanti problemi che essa pone alla coscienza umana. Si confida così di strutturare quindi il paradigma di un’Assistenza efficace. Si valorizzano gli apporti offerti dalla filosofia, dalla fisica quantistica, dalla psicologia e dalla linguistica, familiarizzando con i concetti di sistemi interagenti, di inconscio, di emozioni e intelligenza emotiva, di terapia mentale, di pragmatica della comunicazione.

     Per quanto bisognoso di altre evidenze scientifiche sperimentali, un apporto importante al modello Felix dell’Assistenza è dato dalla scoperta dei Neuroni specchio: da essa sono discese nuove acquisizioni sull’apprendimento e sul linguaggio e un riscontro neuroscientifico all’Empatia.

     Alla fine si tratteggiano i contorni della meta cui ambire. Forte di questa base sufficientemente solida oltre che su anni di esperienza in RSA, il Libro-Progetto Dementia Felix si offre, umilmente ma con fiducia, come il primo percorso sperimentale completo in grado di agire contemporaneamente sul benessere di tutti i protagonisti dell’arcipelago demenza. Operatori di ogni livello e Cargiver adeguatamente formati, rapidamente e efficacemente con la modalità del Team coaching sanno risorse di ineguagliabile valore. Un new deal incoraggiante permetterà di vivere l’esperienza della demenza come un momento positivo e utile per tutti, sviluppato in ambienti armoniosi dove la presenza e il lavoro siano di unanime soddisfazione, forgiando quotidianamente un’Assistenza da Nuovo Umanesimo.

     Nel suo carattere umanitario e innovativo, il Progetto è idealmente e strutturalmente un Laboratorio di sperimentazione responsabilmente ottimistica riguardo ai risultati che si prefigge: perciò ha uno dei suoi punti di forza nella sua sostenibilità, certamente ambientale e sociale, ma anche e soprattutto finanziaria. Essendo fondato sulla massima fiducia nelle risorse delle Persone e della Natura Umana, lo sviluppo delle competenze richieste agli operatori non abbisogna se non del ruolo – almeno inizialmente – di un singolo Formatore/Educatore.

      Centrato strutturalmente sulla formazione permanente degli operatori, sarà possibile monitorare, tramite alcuni marcatori individuati preliminarmente, il funzionamento dei processi in atto e valutarne l’efficacia. Una comunicazione efficace, istruita concettualmente e attuata come prassi abituale, provvederà alla creazione e alla salvaguardia di ambienti ispirati a dinamiche relazionali salutari e nutrienti dalle quali ne trarrà giovamento l’intera Umanità. Quanto meno questo è il sincero auspicio.

     Perché un Libro così? Un Progetto presentato in questo modo? Cosa lo fa nuovo? Al momento forse unico?

     Abbiamo voluto provare a pensare la demenza da un’angolazione diversa. Dal punto di vista della grandezza umana. Quella data dal Pensiero. Che cos’è la vita se non l’angolo di visuale? Un uomo si misura dall’angolazione da cui guarda alle cose. Che cos’è la vita se non ciò che un uomo pensa durante il giorno? Questo è il suo fato e il suo padrone (Ralf. W. Emerson). 

       Una lunga teoria di pensatori e saggi di ogni era, filosofi, fondatori di religioni e scienziati conoscitori della Natura Umana hanno avuto in più contesti percezione della grandezza umana connessa con la capacità di pensare. Pur senza misconoscere le numerose aberrazioni di cui la storia ci ha lasciato traccia, è innegabile che l’Essere Umano sia dotato di qualità e capacità straordinarie la cui espressione ha generato nei millenni civiltà e cultura di valore inestimabile in ogni campo dello scibile.

 

     Come si diceva, Dementia Felix è una sfida.

DEMENTIA FELIX

    Sì, Dementia Felix è Un Progetto Umanitario Urgente. Il primo percorso di Comprensione della Demenza e dell’Assistenza alle Persone centrato sulla Fiducia illimitata nella Natura Umana. So che oggi ci vuole un po’ di coraggio a pensarla così. So che è stata una sfida. Con me stesso, innanzitutto!

 

 Se, sperandolo di cuore, per una qualche ragione accada di incontraci, porta con te i miei libri e, oltre ad una piacevole chiacchierata, sarò felice di farti la dedica personalizzata!

Un abbraccio a te, caro lettore.