Prepararsi all’impatto!
Prepararsi all’impatto!

Prepararsi all’impatto!

È l’avviso che viene dato quando ormai l’urto sembra inevitabile. Serve giusto ad avere il tempo necessario per compiere le proprie scelte, sapendo poco o nulla di quel dopo in cui ritrovarsi a raccontare l’accaduto. Sono un ottimista e so che vivo in un Universo che vibra nella frequenza dell’amore, ma la rotta in questo momento è quella della collisione. Alla velocità della menzogna sistematica stiamo per andare a sbattere contro la barriera luminosa e alata della Verità. Un impatto dalla deflagrazione evolutiva dirompente, non tuttavia senza onde d’urto destabilizzanti. Perché giunga finalmente la risposta alla domanda delle domande: Chi siamo veramente?

A volte, tutto si vorrebbe tranne dover prendere decisioni, ma solo chi non vede in quale situazione si trovi l’Italia in questo momento può continuare a ignorare l’immenso raggiro di cui sono vittime, e complici al contempo, milioni di cittadini. Quanto potrà durare ancora una condizione che contiene le premesse stesse della sua implosione? In realtà, non siamo soli, dato che si tratta di un andazzo delirante che riguarda l’Europa e l’intero pianeta: non è consolante il mal comune, per quanto ciò significhi che non ci sarà angolo in cui i vampiri potranno sfuggire alla luce.

E ritengo che ormai si debba stare a zero con le chiacchiere e lasciare al proprio disfacimento il regime dell’informazione spazzatura. Stanchi di aver la pazienza di spiegare! Non c’è più tempo per attardarsi a convincere chicchessia della gravità del momento: è evangelico il detto di “lasciare che i morti seppelliscano i loro morti”. Sembra terribile già solo pensarlo, ma le vittime della luce, non solo in senso figurato, tra coloro che ancora insistono sonnolenti a prendere per buone le verità della televisione saranno senza numero. Dispiace per i creduloni ma, come diceva Seneca, la fortuna aiuta gli audaci mentre il pigro si ostacola da solo. Ho già scritto che, oggi, scegliere a chi credere è un’opzione vitale. E – Dio non voglia – irreversibile.

Prepararsi all’impatto conviene. Per quanto sia un’eventualità senza un timer, sembra saggio prenderla sul serio, anche se non si dispone di criteri e di strumenti per una valutazione oggettiva dell’entità dell’urto. È una prima volta! Non ci sono informazioni per istruire ad un comportamento certo. Forse non è questione di vita o di morte, ma di qualcosa di più estremo ancora: di rimanere prigionieri in un’esistenza talmente avvilita e annientata dalla schiavitù al punto da invocare rapida la fine dei propri giorni. Oppure, da obbedienti e beoti, adeguarsi al nuovo ordine mondiale. Anche su questo aspetto, non è più tempo di discutere. Perché stancarsi ancora con chi non sa distinguere tra il sopravvivere, il vivere e il vivere bene? C’è poco da dirsi con quanti non vedono che sono stati spalancati i mattatoi per la macellazione dei sudditi ovini. Di cosa parlare con chi continua a intorbidirsi mente e cuore nella credulità al racconto ipnotico dell’Agenda 2030? Potrebbe sbiancare all’intuizione del baratro a cui i Pochi hanno destinato i Tanti. A quel punto non sarà più una soluzione neppure sedarsi, sebbene continuare a suonare mentre la nave affonda rimane certo una possibilità.

Il quadro internazionale può essere essenzialmente riassunto nelle parole del presidente canadese Justin Trudeau, prodotto di sintesi nell’attrezzato laboratorio del Word Economic Forum, insieme ad altri criceti politici: Sono solo una piccola minoranza marginale che ha opinioni inaccettabili, non andranno da nessuna parte. Per quanto io sia orgoglioso di appartenere a questa minoranza marginale, non cambia il fatto che si sta accelerando la grande opera di allineamento agli standard stabiliti dalla massoneria finanziaria: sono questi filantropi miliardari i demiurghi del nuovo corso della storia dell’umanità. La si veda come meglio si preferisce, ma l’ambizione paranoica di un governo centrale unico che eserciti un controllo totale è tecnicamente possibile.

Le potentissime corporation private delle armi, dell’alimentazione, del farmaco e dell’informazione dispongono delle più avanzate tecnologie per operare incisivamente in ogni settore strategico dell’esistenza. Stampando denaro a piacimento, un gruppo ristretto di banchieri che non ha il coraggio di farsi vedere in viso, oltre ad alimentare il debito perpetuo delle nazioni, ha finanziato holding piovra e permesso la costituzione di numerosi centri di ricerca autonomi in cui selezionati scienziati hanno messo a punto strumenti operativi di enorme efficacia. Si potrà incedere nella blasfemia fino allo sfinimento, ma questi signori sono di fatto i totali padroni dei frutti strabilianti dell’Intelligenza Artificiale in atto. Senza contare i progetti in corso per dar corpo ad una società algoritmica. Si aggiunga che questi individui possono far uso di strumentazione sofisticatissima senza bisogno di autorizzazioni perché i personaggi con cariche istituzionali o amministrative che dovrebbe concederle sono stabilmente sul loro libro paga.

Avendo per tempo predisposto una rete di corruzione probabilmente enorme, con infiltrazione telecomandata di muratori con squadra e compasso in ogni istituzione, oggi i venerabili maestri, accoliti del bafometto, sono pronti alla grande impresa. Siamo noi la generazione fortunata e stiamo assistendo all’epilogo di un progetto preparato quasi certamente all’indomani della seconda guerra mondiale. Ho già scritto del lucido delirio contenuto nel credo massonico del quale diede notizia il New York Times nel 1962. Dopo tanti preparativi, la conclusione da trarre oggi parrebbe ovvia: con capacità immense di comandare ai cieli inseminando le nubi, di gestire la produzione agricola e la distribuzione alimentare, di stimolare la terra a tremare con le onde ELF, di produrre qualunque sostanza mRNA da inoculare nell’organismo, di riuscire persuadere televisivamente miliardi di persone a qualunque menzogna, di avvalersi autonomamente di centinai di satelliti e di disporre di armi micidiali di varia natura possono solo vincere facile.

Chi si opporrà a un tale mastodontico potere? Sembrano persino provare quel sadico piacere del deridere il destino dei Tanti, lasciando intravedere i loro piani, ma restando camuffati o nascosti. I codardi! Palesano il loro odio per la vita e, da psico e sociopatici, mettono l’effige del caprone satanico sulle banconote quale loro firma di proprietà. Tuttavia qualcosa dell’impatto sembra sospettino. Non paiono infatti essere completamente tranquilli sull’esito dei loro investimenti. Non tutto va secondo i desiderata? Hanno un presentimento che li inquieta? Quella minoranza di straccioni ancora svegli è davvero tanto piccola? Aver esasperato la menzogna fino all’inverosimile non è stato controproducente? Quell’evanescente caprone satanico a cui tributano incenso sarà poi tanto potente quando verrà il momento di fronteggiare lo sguardo luminoso della Verità?

Prepararsi all’impatto! E cozzare con occhi così abituati alle ombre contro il bagliore sfolgorante della Natura solare non è uno scherzo per gli organi e le articolazioni. Voglio augurarmi che gli italiani siano i primi a capire la posta in gioco. Non siamo certo più quel popolo di santi, di poeti e di navigatori di un tempo. Certi nostri antenati proverebbero ribrezzo a guardarci. Impoveriti nel genio e nell’estro, il tasso di stupidità è cresciuto di molto recentemente, da quando anziché leggere libri si chatta e al posto di osservare e ragionare si butta il tempo a farsi rincoglionire davanti al tabernacolo del grande fratello. Va riconosciuto tuttavia che gli italiani, globalmente presi, hanno pur sempre qualcosa in più. Adesso poi che è di un’evidenza accecante che sono tutti uguali non si dovrebbe più esitare nel prendere consapevolezza che i leader politici attuali sono delle armocromatiche marionette. Possono scegliere come apparire, ma non riescono ormai a nascondere chi sono. Bisogna ritinteggiare le stanze e cambiare l’arredo, anche se, innanzitutto, è d’obbligo gettare la spazzatura.

Lo scorso anno avevo ritenuto che Mark Twain esagerasse quando affermava che se le elezioni servissero a qualcosa non ce le lascerebbero fare. Dopo tanto tempo di egemonia dei figuri imposti, ce le hanno lasciate fare per dimostrare che il mosaico del nanismo politico non era completo e ci mancava la burattina. Va detto, quanto meno, che gli italiani sono stati veramente generosi e hanno offerto una chance a tutti i personaggetti che si sono presentati alla loro attenzione negli ultimi trent’anni. Adesso abbiamo sotto gli occhi come in pochi mesi, tenuta al guinzaglio nella stanza dei bottoncini, la signora si sia rapidamente ubriacata dell’ebbrezza data da un assaggio del potere in cambio della sudditanza supina a chi l’ha portata dov’è. Miseria umana di cui prendere atto. Adesso, però, il quadro è completo. Via tutti!

Prepararsi all’impatto! E non è l’allucinazione di un visionario. È il realismo di un utopista del cazzo che non confonde le evidenze con in sogni. Ci sono giganti di saggezza in oriente e in occidente che hanno testimoniato la loro fiducia nell’impatto: Tre cose non possono rimanere a lungo nascoste, il sole, la luna e la verità (Buddha); L’uomo non ha limiti quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo (Giordano Bruno): Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre (A. Lincoln). La via delle domande è tra le più indisponenti per un potere che svia o tace le risposte: Chi dà gli ordini alle Istituzioni nazionali di attuare il piani dell’Agenda 2030? Chi trae vantaggio dalle scelte monetarie, energetiche, sanitarie, alimentari, militari, educative imposte ai popoli dai governi nazionali? Chi decide come usare le conquiste scientifiche e le applicazioni tecnologiche dalle immense potenzialità? A questo riguardo, in maniera spicciola, Chi è proprietario dei server di internet? Perché non viene rispettato il principio di comprovata civiltà giuridica secondo il quale ciò che riguarda tutti, da tutti deve essere considerato e approvato? Chi manovra con intenti criminali l’ONU e l’OMS così da farne strumenti contrari alla loro natura di servire limpidamente la causa della pace e del benessere planetario?

Per quanto mi sforzi, non ho idea di come sarà questo evolutivo impatto epocale. Forse ad altissima frequenza spirituale? A un livello vibrazionale beneficamente incandescente? Le apocalissi da fantascienza cinematografica mi persuadono poco, lo zodiaco celeste è solo proiezione delle turbolenze psicologiche molto terrene e gli spargitori di consolanti illusioni lo fanno non sempre senza un qualche tornaconto. Sospendo filosoficamente il giudizio e ammetto la mia ignoranza. Il presente e l’immediato futuro potrebbero richiedere semplicemente di parare i colpi, anche se non è scontato sapere come farlo. Su cosa fare in attesa dell’evento, il campo delle soluzioni è tuttavia apertissimo. Chi ha una fede religiosa forte è stato messo al corrente molto tempo fa da quel monito vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l’ora, comunque si intenda il trapasso o il ritorno del Figlio dell’uomo nella gloria. Le scelte sono in ogni caso più di una e poi certamente personalizzabili: pur su cliché scontati, c’è margine per soddisfare le proprie sensibilità. Perché non negare che la minaccia paventata sia reale e propendere per la teoria che, se di un qualche pericolo si parla, sia solo paranoia dei profeti di sventura? Via, si rimuova il pensiero dalle nostre miserie e si cerchi spensieratezza! Why not? Soluzione che Pascal aveva già considerato: La sola cosa che ci consoli dalle nostre miserie è il divertimento, e tuttavia proprio questo è la più grande di esse. Perché proprio questo ci impedisce di pensare a noi stessi, e ci conduce insensibilmente a perdizione. Senza questo noi ci annoieremmo e la noia ci spingerebbe a cercare un mezzo più solido per uscirne. Ma il divertimento ci diletta, e ci fa arrivare alla morte insensibilmente.

Tra le varie opzioni, ci si può appoggiare alle dichiarazioni rassicuranti dei sensitivi: difficile qui sapere come distinguere i canalizzatori di vaticini angelici dai ciarlatani da baraccone. E poi, in che misura dar credito alle date in cui si annunciano svolte epocali senza escludere che non si tratti invece di proiezioni personali di aspirazioni recondite? E perché non unirsi ad una delle infinite realtà associative in cui si elaborano e si perseguono progetti alternativi al Sistema? Ce ne sono davvero tanti e anche molto diversi tra loro, per quanto ognuno ritenga di avere il rimedio migliore e la soluzione unica. Questi gruppi svolgono un ruolo importantissimo, sia dal punto di vista psicologico sia per la loro capacità aggregante. Essi rappresentano un riferimento di valore per tutti coloro che hanno bisogno del calore affettivo di un riconoscimento. Qui si può trovare un solidale convergere su progetti e iniziative e un’identità capace di alimentare la speranza che qualcosa di buono si può ancora fare. Volare in stormo con un capofila davanti offre la rassicurazione che non si è soli e, quand’anche il leader possa essere di scarsa lega e persino persona poco etica, il senso di appartenenza ad un’ideale scalda il cuore di chi non sa farlo da solo.

Come è noto, le aquile volano da sole e ci si può – per inciso – domandare per quale motivo i filosofi siano così rari a confronto degli uomini d’azione, numerosi e impegnati nella promozione della propria merce. In questi anni recenti i movimenti anti Sistema non si contano e neppure mancano slogan accattivanti per ogni gusto. Nessuno può giudicare la rettitudine di intenzione dei numerosi leader affermatisi come tali, ma, quasi sempre, ci sono di mezzo i soldi, non di rado si tratta di bluff o di fiammate che durano pochi mesi, per quanto vada meritevolmente riconosciuto che gli inviti a fare rete contribuiscono a mostrare agli aderenti che ci sono alternative concrete alla rassegnazione. Non è poco, anche se ciascuno pone l’asticella della virtù a misure anche molto diverse. C’è chi non esclude un intervento salvifico extraterrestre e neppure soluzioni esoteriche miracolistiche: è giusto che ciascuno si rappresenti il mondo come riesce. Non considero qui la possibilità di una rivolta, e, men che meno, quella violenta. Per il semplice fatto che il Sistema ha creato un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di ribellione non verrà nemmeno presa in considerazione dalle persone. Da anni nella scuola è in atto la formattazione dei cittadini all’obbedienza. Ma, mai dire mai.

Prepararsi all’impatto non si improvvisa e ci si potrebbe trovare sprovvisti di quel che serve per comprendere e valorizzare appieno le conseguenze prodigiose dell’urto. Ci si può però attrezzare anche con qualche rapidità, se veramente si comprende da dove partire. Personalmente ritengo che avere uno scopo di valore nella vita sia ciò che la rende degna di essere vissuta e che l’impegno quotidiano a diventare una persona migliore passi attraverso la costante consapevolezza di voler contribuire al trionfo del Bene, del Bello e del Vero. Potrà apparire un proposito velleitario, persino poco pratico, ma lo è per chi confonde i mezzi con i fini, gli effetti con le cause, ignorando quanta saggezza si possa attingere dal silenzio, dalla lettura, dalla meditazione, imponendosi tempi per il nutrimento dell’anima. Risulterà forse non essere applicabile oggi la raccomandazione di Cicerone, quando scriveva che se avrai un orto vicino a una biblioteca, niente altro ti occorrerà, perché non ti mancherà nulla. Ma non si dovrebbe fare un tentativo per darsi nuove buone abitudini? Per secoli leggere è stato considerato l’unico farmaco per guarire lo spirito e i libri una vera medicina dell’anima. Ai nostri giorni siamo infinitamente in vantaggio rispetto all’antichità eppure quanto è raro l’apprezzamento per l’eccellente compagnia di cui ti può far dono un libro. Non si sa quando e sfugge alla programmazione, ma è in quei momenti di sapienziale solitudine che si perviene all’intuizione che tutto il potere proviene dall’interno. E accade che possa partire un processo inarrestabile, che dalle ombre della caverna porti ad ascendere al godimento dei raggi solari.

In qualche modo è forse quel che è accaduto a me quando scoprii, nel momento in cui la parola d’ordine in voga nel 2009 era “crisi”, che invece C’è Abbondanza per tutti. E ne venne un libro visione: http://www.mauroturrini.it/…/ce-abbondanza-per-tutti…/ . Il mio percorso si approfondì. Nel 2010, mentre osservavo con quanta insistenza si cercassero i colpevoli, una voce mi sussurrava: Tutto dipende da te. Nacque così la mia lettera enciclica In Te omnia sunt, rimasta per anni esaurita e riedita lo scorso anno: http://www.mauroturrini.it/libri-audio…/in-te-omnia-sunt/ .

Sì, bisogna prepararsi all’impatto e la tentazione dell’egoismo potrebbe essere forte, rinunciando a condividere qualche idea utile invece al viaggio verso il Sé. L’insegnamento di Giordano Bruno scuote le viscere: L’uomo non è cattivo, è solo infelice… è la sua piccola mente la causa della sua infelicità. E non è escluso il fallimento di Coloro che hanno cercato invano di risvegliare l’umanità dall’inganno, ma va messo in conto il rischio di essere fraintesi. Diceva ancora il grande filosofo di Nola: Questo è il nostro destino, comune a tutti coloro che cercano la verità, bandita da un mondo che si regge sulle menzogne.

E mentre cerco di considerare a quali nuove strabilianti consapevolezze potrebbe portarci l’impatto vibrazionale che incombe, riguardo il mio percorso personale degli ultimi 15 anni, testimoniati nei 150 e oltre articoli pubblicati sul mio sito. Alcuni hanno poi ispirato libri, come alle fine del 2020 quella lunga considerazione sulla felicità, in controtendenza al sentire comune: http://www.mauroturrini.it/…/eu-daimon-la-felicita…/ . Aveva ragione il filosofo Boezio a trovare consolazione nella filosofia, perché essa è compagna che rende sopportabili i momenti in cui il non senso sembra regnare indisturbato. E non è privilegio solo di alcuni. Tutti possono attingere alle proprie risorse interiori e dare espressione ai propri pensieri, in quello sforzo di comprendere il presente per dare significato al proprio domani. A volta tutto parte da un’intuizione: e fu quella a condurmi nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. Ne vedevo il valore ma non potevo evitare di tacere i rischi per una vita pienamente umana e prese forma Algoritmo ESG. Per una metamorfosi intelligente e felice del lavoro umano: http://www.mauroturrini.it/libri-audio…/algoritmo-esg/ . In altri casi si è spinti dal desiderio di raccontare la propria ricerca di una risposta: Voto o non voto? Lo scrivi e fai partecipi altri di riflessioni che servivano innanzitutto a te: http://www.mauroturrini.it/libri-audio…/voto-o-non-voto/ .

Ogni volta che prendo carta e penna ricordo il mio maestro. L’ho frequentato per anni nelle biblioteche e per lunghe e intense giornate. In quel medioevo della sapienza che molti ignorano, egli scriveva in latino e il suo motto era: contemplata aliis tradere. Possiamo tradurlo liberamente così: Condividi con gli altri quei pensieri che sono stati il frutto delle tue riflessioni. Ed ecco venire alla luce le 300 e passa pagine del libro Patrioti Evoluti. Nell’era dei criminali pandemici. Speri che possa servire a qualcuno considerare gli eventi da un punto di vista diverso e ti auguri che, se impatto deve esserci, non si cada nella confusione e nel panico, restando con dignità fieramente signori del proprio destino, con un radicale coraggio, fiduciosi nel successo del Bene. Si apre con le parole del poeta O compagni sul letto di morte o fratelli su libero suol: http://www.mauroturrini.it/libri-audio…/patrioti-evoluti/ .

Anche l’indignazione ha la sua forza. Arriva il giorno in cui ritieni che non ci si debba rassegnare a tanto marciume politico e dichiari, quasi gridando, la tua scelta elettorale: Io voterò il Valore Umano è nato come libro che racconta i miei anni da capitano nel Progetto Mondo Migliore e i suoi punti cardine per il cambiamento. Attraversa le pagine il desiderio di poter un giorno dare il mio consenso ad un partito finalmente genuino, ispirato dal concetto fondamentale che la Politica è la scienza architettonica in sommo grado che ha per fine la felicità di tutti i cittadini (Aristotele). Volevo che il Valore Umano non fosse solo uno slogan ad effetto, bensì una realtà densa di significato, meritevole di un appassionato investimento: http://www.mauroturrini.it/…/io-votero-il-valore-umano-2/ . Sai anche di non dover lasciare che anni di esperienza nel mondo struggente delle demenze restino senza la possibilità di essere utili a qualcuno. Soprattutto quando osi avanzare un prospettiva diversa, non solo per l’interpretazione della natura delle patologie cerebrali neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, ma anche per offrire qualche spunto originale per il drammatico problema dell’assistenza alle persone che ne sono affette. http://www.mauroturrini.it/libri-audio…/dementia-felix/ . E nonostante non abbia taciuto le tinte fosche e la drammaticità del momento, io vorrei che siano in tanti a sentire come me che l’impatto per noi, piccola minoranza marginale e utopisti del cazzo, sarà tutt’altro che fatale. Anzi.

Mi sono convinto che l’unico modo giusto di fare è essere. Che migliorare se stessi è il primo passo per migliorare il mondo. Che avere chiari i fini non ci fa ubriacare dei mezzi. Che la filosofia, quando è fedele a se stessa, è quanto di più concreto ci sia per l’evoluzione di un’anima verso la celebrazione consapevole della propria divinità.

Su questi presupposti, per quanto violento possa essere l’impatto, so che il dàimon che è in tutti sarà una guida meravigliosa e, per quanto prima della luce accecante della Verità si debba subire l’onta delle ombre della schiavitù che tanto spaventa, la profezia prima o poi si compirà: perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. Mi indicherai il sentiero della Vita, gioia piena alla tua presenza. Dolcezza senza fine alla tua destra!

Un abbraccio luminoso.

2 commenti

  1. Roberto Gallo

    Profonde riflessioni ma, soprattutto, cariche di positività. E questa positività è cio’ che scaccia il Male che stiamo tutti vivendo. Grande Mauro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *