Cambiamento continuo
Cambiamento continuo

Cambiamento continuo

          1. Primo Passaggio.

          Se anche tu sei come me, davanti alla parola “cambiamento” hai un senso di insofferenza. Piccolo o grande che sia il fastidio che ti attraversa non resti comunque indifferente: sai che l’argomento ti riguarda, ma non hai ancora preso la familiarità del caso.

         Puoi sentire che ci sei già passato almeno una volta o che invece qualche aggiustamento nella tua vita diventa necessario proprio ora. Domani potrebbe essere tardi. E il mutamento di rotta, anche netto, non di rado è un fuori programma.

          Quale che sia la tua età, la tua situazione personale e professionale, la vita ti attende al varco per proporti una curva dove meno te l’aspetti. Non bastasse, non sai come ti apparirà: fortunato se essa è ampia, ben segnalata, visibile e soleggiata. Ma se fosse notte? Ci fosse nebbia, pioggia o neve? Ottimo se puoi contare sul supporto di qualcuno che ti vuole bene, ma se ti trovassi solo? E già stanco della strada fin lì percorsa? Capisci cosa intendo vero?

          Per quel che si sa dall’esperienza comune, almeno una curva importante nella tua vita non potrai evitarla. Di solito sono di più, in ogni caso non potrai ignorare questo cambio di direzione che a tutti prima o poi tocca ed è meglio che tu ne sia consapevole. La posta in gioco è altissima. La tua felicità.

          Cambiare significa passare da una condizione ad un’altra. E tra tutti gli ambiti in cui si dispiega l’esistenza, modificare il proprio atteggiamento mentale è l’opera più impegnativa. Non si tratta infatti di una nuova scelta professionale o famigliare e neppure di un alternativo impegno sociale. Qui si va a toccare il fondo: il tuo modo di vedere il mondo e di starci. E, soprattutto, la tua voglia di vita vera.

        Più ti convinci che la felicità è uno stato di coscienza che non dipende dal possesso di cose e che queste hanno importanza solo quando tu sei davvero signore della tua vita perché ne sei il protagonista, più stai bene.

        E a quel punto, il cambiamento è una tua scelta. Certo, non mancheranno situazioni che ti forzeranno inaspettatamente a cambiare rotta e alcune potranno essere fatti tragici, tuttavia sarai tu stesso il vigile timoniere sulla nave della tua esistenza.

         Considera che cambiare potrebbe anche piacerti, sai! Immagina che diventi una bella abitudine e fare così del cambiamento continuo un evento che arricchisce la tua vita di nuove emozioni. Un’esistenza che di curva in curva trova la sua linearità creativa di benessere quotidiano. Gustando la bella e consapevole sensazione che anche la felicità è una scelta.

        Nessuna ingenuità, però. Lo sai anche tu che il cambiamento ha spesso il viso truce della paura e farselo amico non avverrà senza una tua decisione. Diceva Einstein che la misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario. Il cambiamento, dunque, nella sua essenza profonda fa appello a una capacità.

        E ti dico la bella notizia. Questa capacità la puoi acquisire, coltivando la tua intelligenza. E il primo segno che hai cominciato con successo questa particolare coltura nel tuo orto spirituale sarà capire quando nella tua vita cambiare è, appunto, una necessità. Verità che ti diventerà chiara nella misura in cui avrai desiderio prorompente di novità e ad essa ti aprirai, abbattendo il muro della rassegnazione al giàvissuto.

        2. Secondo Passaggio.

       Non ti voglio nascondere niente e sappi perciò che oltre alla paura che si cela dentro le voci che ti assalgono, da dentro, e ti stordiscono, da fuori, dovrai misurarti con la sindrome del “dopo”.

        Un terribile morbo che ci affligge quasi tutti e avvilisce le anime e i corpi nel continuo procrastinare quel che invece grida la sua attualità. Se – come si cantava – la vita è adesso, fai la cosa intelligente e scegli di cambiare quando ne hai avvertito la necessità. Non un minuto più tardi. Moriamo a colpi di dopo, portati ad una lenta agonia e sbadigliando tra scorci di vita che nulla hanno più di gradevole da raccontare.

          Parla al presente e vedrai che cambiare sarà la sfida più bella che tu possa raccogliere. Le curve che la vita ti presenta affinché la tua strada porti alla felicità saranno null’altro che opportunità per vedere una direzione diversa, quella che neanche immaginavi.

         E ti accorgerai che quel che puoi perdere è solo l’attaccamento a ciò che ti implora di lasciarlo andare.

         Quando cresce la consapevolezza che il cambiamento continuo è solo la scelta di stare dalla parte della vita, la conseguenza è il senso di fiducia che trova il suo spazio, prima, e alberga poi stabilmente nella mente e nel cuore.

        Cominci un nuovo racconto, quello che parla davvero di te. Basteranno allora poche pagine per incontrarla, la felicità. Hai solo osato cambiare ed è accaduto qualcosa di straordinario. Quasi non ci credi neanche tu.

        Diceva il poeta Goethe che la magia è credere in noi stessi. Se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualunque cosa.

       Giurerei che è davvero così.