-  Mauro Turrini  –  Vivi Amando
Mani. Emozioni.

Mani. Emozioni.

Grazie a voi, Mani meravigliose!

Fonte di emozioni infinite

     Da Te a Me e da Me a Te.
     Mani, armonia del ponte che ci unisce.

     Movimento di avvicinamento fatto di pensieri e di parole. Dette e ascoltate.
     Poi sono gli occhi i primi a stabilire il contatto.
     Ma normalmente son quasi sempre le mani che segnano il primo contatto… fisico. Il momento dell’incontro.

     Ci si tocca. Ci si sente. Evento.
     Da Me a Te e da Te a Me.

     Si dovrebbe tessere l’elogio delle mani, ben oltre le molte funzioni che ci permettono, i servizi che ci elargiscono. Sì, per esse si innalzi l’elogio spassionato alla loro qualità di organo relazionale donatore di eccellenti emozioni.
Mani, carezze. Mani, abbracci. Accoglienza e dono. Apertura. Preghiera.

    Ma come tacere anche altri significati, meno nobili certo, ma pur sempre parte della variegata costellazione umana? Mani cariche di disprezzo e insanguinate di follia. Mani affaticate dall’indifferenza, figlie irriconoscibili dell’Essere che tutto crea.

   Alzatevi, mani!
   Unitevi ad altre e siate ponte di celebrazione della vita. Siate arco che avvolge di luce. Passaggio. Benedizione.
Sì, anche lavoro. In armonia con il cuore e la mente voi siete arte. Creatrici del bello che illumina il mondo. Luce divina che plasma l’argilla.

  E ancora, mani amplesso.
  Diceva Gibran che quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.
  Davvero è così.

  Da Noi a Voi e da Voi a Noi.
  Emozione dell’Unità.