I giardini di marzo.
I giardini di marzo.

I giardini di marzo.

    Marzo. Con suoi giardini che si rivestono di nuovi colori. E desiderio infinito di vivere e di amare. Gemme che si aprono sugli alberi, corolle che spuntano variopinte e silenziose dalla terra. Lo sguardo si eleva, cieli immensi e immenso amore. Il cuore però sembra tardare, ancora appesantito dal grigioso freddo dell’inverno non ancora passato. La natura comincia il suo nuovo ciclo di rinascite e i giardini di marzo sono un capolavoro di bellezza fatata. 

    Una cosa che mi è sempre piaciuta tanto è ascoltare canzoni. Di ieri e di oggi. Italiane e non, anche se preferisco essere sicuro di capire bene le parole e le sfumature. Perché quelle fanno la differenza nel luccichio degli occhi. Nel sorriso che ti lasciano.

     Non ascolto proprio tutti i generi, ma sono aperto a lasciarmi avvolgere da emozioni e sensazioni di benessere che note e parole trasportano nel mio animo. Chiudo gli occhi e mi lascio andare alla voce che mi raggiunge melodica e avvolgente.
Accolgo quelle emozioni nella mia vita come gesto d’amore offertomi da uomini e donne che cantano la loro presenza nel mondo. Li ringrazio per la magia che mi trasmettono.

     Capita anche a te? Ti succede di sentirti abbracciato da una canzone? Sicuramente sì. Sai quando un motivo e alcune parole ti ricompaiono sulle labbra e senti in te quella musica che ti penetra dentro? La segui estasiato scenderti nelle viscere. E va giù. Proprio giù, giù. In quella stanza dove tieni le cose più preziose e lo scrigno delle meraviglie che ancora non hai aperto.
Bellissima sensazione, vero? Quando poi è una melodia che ti richiama un volto, allora vibri, attraversato da battiti d’ali. Ti senti in espansione.

     Ti senti innalzare. Qualcosa ti porta a sentire, vedere, toccare con mano la grande passione che c’è in te. Le note e le parole che stai ascoltando sono vibrazioni. Quando sono in sintonia con la tua anima, ti trasfiguri. Sei Tu! Nell’emozionante presenza a te stesso mentre gioisci e godi per quel che stai sperimentando. A volte sono solo attimi. Battiti di ciglia per un volto amato, per un abbraccio sentito, per uno sguardo d’intesa che vale un sussulto. E vendi che le tue mani non tremano più. Sono le vibrazioni della musica cosmica. Quella universale dell’amore. Quella che discende dall’Amore e ricapitola tutto nell’unità della Vita.

     Stavo ammirando i gesti semplici e benedetti di una paperella che guidava i suoi piccoli nel lago mentre il sole divino mi baciava gli occhi  ancora umidi di entusiasmo per quel che  il nuovo giorno mi avrebbe riservato: dal chiosco mi giunge una melodia della mia giovinezza. Quella che mi parlava di giardini, di primavera, di giovani donne innamorate. Ora però solo una frase mi ha catturato l’attenzione: “l’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è“. Da ragazzo mi era sfuggita. Mi ricordavo i gelati, i vestiti di mia madre, i libri venduti, il tempo di vivere con te. Soprattutto i fiumi, le colline e le praterie dove correvano dolcissime le mie malinconie. Ora invece quelle note mi assicuravano della consapevolezza di uomo. Adesso! E adesso so che anno è e che giorno è!

     Sì, l’Universo ha trovato spazio dentro me! L’ho riconosciuto e accolto. E’ una presenza. La sua ha innalzato la mia. E il coraggio di vivere? Cos’è? Null’altro che la fiducia di essere abitati dal Tutto. Niente  se non lasciare espandere quello spazio d’amore che l’Universo ha creato in te.

     Amico caro, amica mia, il coraggio di vivere è solo il sì del tuo cuore al tuo sogno. Solo un sì! Il sì a Te. Il sì all’amore per te! All’Amore in te!

     Cantalo questo coraggio di vivere! Se in passato a te, come a me, come all’indimenticabile Lucio è forse mancato, la voglia di vivere è adesso invece un’onda avvolgente di passione e di emozione. Ora possiamo anche cantarlo il nostro sì. Il sì al nostro sogno!

     Guardo estasiato i giardini che in questo marzo mi offrono nuovi fotogrammi di un Universo che ancora non avevo conosciuto. Sento il suo abbraccio. La sua presenza dentro me. E in fondo all’anima cieli immensi e immenso amore.

     Grato alla Vita.